lunedì 8 novembre 2010

" O emigranti o briganti": Il destino del Sud 2

Tesi n. 2: Pasquale Villani, Mezzogiorno fra riforme e rivoluzione, 1962 Ed. Laterza

Le industrie meridionali
Il Mezzogiorno ebbe prima dell'Unità uno sviluppo industriale? E quale fu la consistenza della borghesia industriale meridionale?
Le industrie meridionali ebbero la possibilità di svilupparsi specialmente in seguito ai provvedimenti legislativi del 15 dicembre 1823 e del 20 novembre 1824 che crearono una fortissima barriera protettiva a difesa della produzione nazionale. In ogni parte del Regno rifiorì la lavorazione della seta specialmente in Calabria, come pure la manifattura della lana e l'industria cotoniera. Fu fiorente anche l'industria del ferro e quella delle costruzioni navali (gestite in massima parte direttamente dallo Stato). Fiorenti furono anche attività minori, come la produzione della carta, dei colori, dei cuoiami, dei guanti e dei cappelli. I due rami industriali più progrediti e di maggior rilievo, il siderurgico e il tessile cotoniero erano, il primo finanziato dallo Stato, il secondo nelle mani di un gruppo di industriali elvetici. Rosario Villari in un recente studio sui problemi dell'economia napoletana alla vigilia dell'unità, rileva che sintomi di crisi industriale erano ben presenti prima ancora che l'unificazione sconvolgesse l'antico sistema, anche per la mancanza di infrastrutture e di adeguati istituti di credito. L'abbattimento delle barriere doganali ed il disinteresse del nuovo stato unitario produssero una crisi gravissima che solo alcune fabbriche riuscirono a superare, rendendo evidente la debolezza delle strutture industriali meridionali. Questo a dimostrazione dello scarso peso e scarsa efficienza di una moderna borghesia imprenditoriale. Se fosse stata notevole per forza e per numero avrebbe certamente trovato modo di proteggere i suoi interessi anche nel nuovo Stato, come non mancò di fare la borghesia del Nord. D'altro canto l'agricoltura rimase retaggio del latifondo feudale e non consentì per molto tempo alcuna forma di rivoluzione agraria.

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