domenica 28 dicembre 2008

Questa foto mi ritrae con la scrittrice Dacia Maraini... Ho avuto l'opportunità di ascoltarla, di comprendere il suo messaggio di grande e profonda umanità. Amo i suoi libri, in particolare "La lunga storia di Marianna Ucrìa"... La protagonista è una nobildonna siciliana della metà del 1700, è sordomuta e perciò emarginata, tagliata fuori dal circuito della comunicazione familiare, ma sarà proprio questa la sua forza. Marianna impara a comunicare attraverso la scrittura e la biblioteca di casa le renderà, attraverso la lettura, la sua libertà. Alla fine, da perdente sarà una vincente. Questo è uno dei miei libri preferiti.

"Per quanto tempo mi sono rotta/ gli occhi e il cuore in una/ cantina bianca di calce e miseria?/.../Ho girato e rigirato quattro fiochi/ riflettori da cinquecento watt per/cercare di ricavarne luce per ogni scena(...)".

martedì 16 dicembre 2008

La questione morale nella politica

E' antica la questione morale in Italia! E' nata insieme alla nazione, connaturata nel processo di unificazione, in quella prima classe dirigente propensa da subito al trasformismo ed al compromesso, il male assoluto della politica italiana!...
Per me, che sono una desanctisiana convinta, il tema del rapporto fra politica ed etica tocca un nervo scoperto. Mi piace ricordare allora che le idee di F. De Sanctis, tacciate al suo tempo di utopia e di paternalismo moralistico, furono invece lungimiranti, direi quasi profetiche. Egli ebbe una visione lucida della vita politica italiana, dei suoi vizi e delle sue virtù né si stancò mai di denunciarne la tendenza alla corruzione, che era poi una prerogativa della borghesia italiana," tranquilla, scettica, intelligente e positiva, ma tutta chiusa nell'egoismo individuale, ipocrita quanto basta a scandalizzarsi quando è colma la misura".
Sono trascorsi quasi 150 anni da quando F. De Sanctis collaborava alla formazione ed al consolidamento dell'unità nazionale... Dalla fine del Regno d'Italia si è passati alla prima Repubblica, travolta da un'ondata di malcostume e di corruzione, dopo un cinquantennio di faticosa conquista delle libertà democratiche! Essa ha dato vita alla cosiddetta seconda Repubblica, nata dalla prima per partenogenesi e perciò figlia e nipote della malapianta. Oggi siamo totalmente immersi nella degradazione, a tutti i livelli. Chi ci darà una terza occasione per rinascere a nuova vita politica?

domenica 14 dicembre 2008

Pillola di saggezza


"Pregate Dio sempre di trovarvi dove si vince, perché vi è data laude di quelle
cose ancora di che non avete parte alcuna; come per il contrario chi si
truova dove si perde è imputato di infinite cose delle quali è
inculpabilissimo".

(F. Guicciardini)

...Questa è la saggezza in voga nel nostro tempo, questa in definitiva la logica del mondo!

Il pensiero del Guicciardini, anzi dell'uomo del Guicciardini, come lo definiva F. De Sanctis, ha preso dunque il sopravvento, si è incarnato nell'uomo moderno, come aveva pronosticato il grande critico! ... è lui "quell'uomo fatale che incontri ad ogni passo, che c'impedisce la via, se non abbiamo la forza di ucciderlo nella nostra coscienza ". Il dio del Guicciardini è il suo particolare, cioè il suo interesse personale. Con lui sulla scena del mondo non rimane che l'individuo. Ciascuno per sé e contro tutti. Questa è l'arte della vita, fondata sul divorzio tra l'uomo e la coscienza.

domenica 7 dicembre 2008

Il segreto della nostra libertà

Chi non sa che cos'è la libertà? E' la condizione di chi è libero da vincoli che limitino la sua facoltà di decidere e di agire secondo volontà o coscienza. Detto questo, chi si sente veramente libero?...
Mi è venuto in mente che questo nostro tempo ci sta rubando tutti i valori fondanti della vita: le vere amicizie, l'amore disinteressato, la bellezza autentica, il rispetto dell'altro, una natura armoniosa...
ma avete mai pensato che stiamo perdendo irrimediabilmente il nostro bene più prezioso, ossia la nostra libertà? Mi direte: non è possibile! Siamo in un Paese libero, grazie a Dio, ampiamente democratico e pluralista! Ma io mi riferisco a quella libertà interiore, per dir così spirituale, che è per ciò stesso tanto più preziosa. La mancanza di libertà si configura oggi come mancanza di una coscienza culturale, come mancanza di conoscenza, di potere... Non siamo liberi, perché non abbiamo più la possibilità di difenderci dalle prevaricazioni, dalle persuasioni, dagli inganni, dalle false conoscenze imposte dai detentori del potere comunicativo. La libertà ci è stata rubata dalla propaganda, dalla pubblicità, dalla cultura imposta. Come possiamo allora riappropriarci della nostra libertà? il segreto è... possedere criticamente i linguaggi della comunicazione. Comunicare non significa solo quel che comunemente è accettato, e cioè quel meccanismo per cui qualcuno trasmette a qualcun altro un messaggio (delle parole, dei gesti...), ma la comunicazione è intesa come un processo in cui sono implicati anche l'agire quotidiano, il comportamento. E' indispensabile conoscere la molteplicità dei codici determinando esattamente strutture, significato, senso, intenzionalità degli emittenti dei messaggi. Sembrerebbe facile, ma è un'impresa veramente ardua!

mercoledì 3 dicembre 2008

Ognuno ha un suo sogno...


Su questo blog voglio presentare il mio sogno: comunicare mediante la scrittura con quanti la pensano come me sulle questioni della vita e controbattere con quelli che stanno sempre dall'altra parte, o per partito preso o per una scelta meditata. Purché ci s'intenda! Dico questo perché intendersi mediante lo scritto è per me un'arte segreta, una specie di magia che avvince chi scrive e chi legge. Cito in proposito una frase scritta da Gadamer, uno dei più autorevoli esponenti dell'ermeneutica: "Nulla come lo scritto ha il carattere di pura traccia dello spirito e però nulla come esso è rimandato allo spirito comprendente".