mercoledì 13 marzo 2024

Sono entrate parole nella scuola che non c’entrano nulla con ciò che gli insegnanti hanno imparato per insegnare, parole che li destabilizzano distraendoli dall’obiettivo fondamentale cui sono chiamati. Nella scuola italiana si parla inglese e si mettono da parte le lingue della nostra tradizione classica. Mentre all’estero nelle scuole superiori più prestigiose ci sono i corsi di lingua latina e di civiltà greca, in Italia viene imposto il CLIL per integrare la conoscenza della lingua inglese in contenuti non linguistici. La tendenza è quella di assecondare le richieste sempre più pressanti del sistema economico neo liberista che sostiene un’idea di scuola atta a formare il “capitale umano” per il sistema di produzione capitalistico 4.0.Ma il compito della scuola non è educare e istruire il capitale umano, bensì fornire una possibilità di emancipazione umana, soprattutto a coloro che partono in una situazione di disagio. La scuola sta perdendo la sua identità nell’abbaglio dell’Utilità economica, del Consumismo, della Tecnologia. Rivolgo un accorato appello a tutti gli insegnanti d’Italia: “Unitevi, fate fronte comune contro i pressanti tentativi di piegare le conoscenze al saper fare rendendole inutili perché non spendibili sul mercato del lavoro. Insegnare non è un atto burocratico, ma un processo di crescita che deve portare alla conquista della libertà di pensiero. Deviare da questo obiettivo significa indebolire la democrazia.”

lunedì 9 maggio 2022

Donne contro

 La solidarietà fra donne negli anni 70 veniva chiamata autocoscienza femminile, ed era comune a tutte le donne, almeno nella fase nascente del movimento femminista. Tutte le donne, in modo trasversale erano unite nella lotta per l'emancipazione e non c'erano differenze tra classi sociali o categorie. Oggi l'idea stessa di emancipazione è in molti aspetti superata, almeno nell'ambito economico in quanto è ormai universalmente accettata l'idea che la donna lavori fuori dalle mura domestiche. Il problema di oggi è la competizione, a tutti i livelli, soprattutto fra uomini e donne, fra certi uomini e certe donne. Mi spiego: la competizione tra uomini e donne vede rinascere forte e prepotente da un lato il maschilismo becero e violento che si accanisce contro la donna che rivendica libertà e autonomia, dall'altro il maschilismo soft, nascosto e camuffato, che blocca la donna sulla soglia apicale del potere, a tutti livelli. Il problema , però, investe il rapporto tra le donne che in questo quadro non possono essere più solidali tra loro. Infatti, come possiamo parlare di solidarietà fra donne con tacco 12 e donne che portano scarpe da ginnastica, oppure fra donne che viaggiano in Maserati e donne che viaggiano in treno come pendolari tutti giorni? Che rapporto può mai esserci fra una casalinga che si sfianca tutti i giorni e una donnea in carriera che imita gli uomini mettendosi addirittura contro chi fa la donna e basta? Secondo me, il femminismo deve rinascere su nuove basi.

venerdì 29 aprile 2022

Vogliamo la Pace!

 Io  non me la sento più di parlare di questa maledetta guerra. Stiamo assistendo inermi ad un massacro senza fine e passiamo il tempo a discutere sulle ragioni dell'una e dell'altra parte in conflitto. Basta!! C'è solo una parola da dire ed è Pace, Pace, Pace! Si attivino tutti i governi dell'Europa, soprattutto si pronunci per la Pace Biden, o Pagheremo tutti un costo altissimo di questa guerra. 

lunedì 25 aprile 2022

giovedì 21 aprile 2022



 E' questo  il mio paese

tra la Chiesa austera, la strada, le case 

e, in fondo, un'altra chiesa  piccola, 

antica e quasi sempre chiusa,

che ora non c'è più, spazzata via dal terremoto.

Qui si svolgeva un tempo la vita

pullulante di uomini e botteghe, 

di donne affaccendate, di vecchi sull'uscio delle case

 di frotte di bambini festosi ad ogni ora.

Di quel mondo, piccolo

e protetto nelle braccia del Signore,

non è rimasto nulla, 

se non le pietre dei muri e del selciato. 

Se ci cammini lungo quella strada, 

senti il rumore dei tuoi passi,

una sinistra eco che s'insinua fra i vicoli e gli anfratti.

Ti trema il cuore in tanta solitudine.

Povero mio paese, così abbandonato, 

così prosciugato di ogni linfa vitale!

Ti hanno messo il vestito della festa,

sei bello, pulito e profumato di glicine e lillà,

 ma quanta pena per le case

chiuse e desolate, per il silenzio 

che da quelle porte parla della morte.

RC

giovedì 24 marzo 2022

De bello ucraino

 Parlare della guerra in corso per esprimere un'oziosa opinione mi sembra inopportuno e anche inutile. La guerra è un affare complesso, necessita di una massiccia mole di informazioni storiche, politiche, geopolitiche, sociali di entrambe le parti contendenti. È pura retorica affermare che la guerra va evitata ad ogni costo, che la guerra è male, il male assoluto, ma quando divampa, quando esplode significa che le parti rivendicano con eguale forza le proprie motivazioni. Queste, a ben vedere, sono giuste per entrambe le parti, con la sola differenza che una parte è di gran lunga più forte e facilmente schiaccia la parte avversa molto più debole. È da sempre così, da che il mondo è mondo, perché la forza vince sempre sul debole. Ora, in questa guerra, asimmetrica e feroce ai danni dell'Ucraina da parte della Russia,  per la prima volta, dopo la fine della seconda guerra mondiale, è coinvolta tutta l'Europa e gli USA e la NATO. Si profila il coinvolgimento del mondo intero in una terza guerra mondiale. L'Ucraina sta implorando aiuti militari all'Europa per difendersi in una strenua difesa della propria libertà e indipendenza dalla sfera d'influenza sovietica. Al momento la risposta si è concretata in sanzioni economiche alla Russia, ma intanto continuano le bombe che devastano città e villaggi, affamano il popolo ucraino, uccidono civili.  Intanto bambini, anziani, donne, intere famiglia  abbandonano le loro case, la loro patria e si disperdono nei vari Paesi dell'Europa. Milioni di ucraini premono ai confini della Polonia,  centinaia di migliaia sono in cammino attraverso i corridoi umanitari, migliaia, almeno 70 mila, sono già in Italia. Non manca la solidarietà verso la povera e martoriata Ucraina, ma non si intravede ad oggi nessuna soluzione di fine conflitto. 

lunedì 7 marzo 2022

Le donne... questo mistero

 


“Le donne fanno spesso l’errore di perdersi.
Si perdono in amori sbagliati,
in storie che le consumano,
in amicizie deludenti,
in giornate tristi.
A volte, le donne si consumano.
E un poco alla volta smettono di sorridere,
di ballare, di meravigliarsi.
E poi fanno l’errore più grande.
Si dimenticano chi sono e come lo sono diventate.
Dimenticano di essere speciali. E rare.
Poi, però, ed è questa la bellezza delle donne,
arriva un giorno in cui stravolgono tutto,
e dicono “no, così non va”.
E riaprono gli occhi.
E in quel momento,
guardandosi allo specchio,
si ritrovano.
In uno sguardo nuovo.
In una pettinatura insolita.
In una sfrontatezza improvvisa.
Si riscoprono uguali, ma diverse.
Più forti. Più vive.
Ed è bellissimo
quando una donna si innamora
di sé stessa”

(Riccardo Bertoldi)