giovedì 24 marzo 2022

De bello ucraino

 Parlare della guerra in corso per esprimere un'oziosa opinione mi sembra inopportuno e anche inutile. La guerra è un affare complesso, necessita di una massiccia mole di informazioni storiche, politiche, geopolitiche, sociali di entrambe le parti contendenti. È pura retorica affermare che la guerra va evitata ad ogni costo, che la guerra è male, il male assoluto, ma quando divampa, quando esplode significa che le parti rivendicano con eguale forza le proprie motivazioni. Queste, a ben vedere, sono giuste per entrambe le parti, con la sola differenza che una parte è di gran lunga più forte e facilmente schiaccia la parte avversa molto più debole. È da sempre così, da che il mondo è mondo, perché la forza vince sempre sul debole. Ora, in questa guerra, asimmetrica e feroce ai danni dell'Ucraina da parte della Russia,  per la prima volta, dopo la fine della seconda guerra mondiale, è coinvolta tutta l'Europa e gli USA e la NATO. Si profila il coinvolgimento del mondo intero in una terza guerra mondiale. L'Ucraina sta implorando aiuti militari all'Europa per difendersi in una strenua difesa della propria libertà e indipendenza dalla sfera d'influenza sovietica. Al momento la risposta si è concretata in sanzioni economiche alla Russia, ma intanto continuano le bombe che devastano città e villaggi, affamano il popolo ucraino, uccidono civili.  Intanto bambini, anziani, donne, intere famiglia  abbandonano le loro case, la loro patria e si disperdono nei vari Paesi dell'Europa. Milioni di ucraini premono ai confini della Polonia,  centinaia di migliaia sono in cammino attraverso i corridoi umanitari, migliaia, almeno 70 mila, sono già in Italia. Non manca la solidarietà verso la povera e martoriata Ucraina, ma non si intravede ad oggi nessuna soluzione di fine conflitto. 

lunedì 7 marzo 2022

Le donne... questo mistero

 


“Le donne fanno spesso l’errore di perdersi.
Si perdono in amori sbagliati,
in storie che le consumano,
in amicizie deludenti,
in giornate tristi.
A volte, le donne si consumano.
E un poco alla volta smettono di sorridere,
di ballare, di meravigliarsi.
E poi fanno l’errore più grande.
Si dimenticano chi sono e come lo sono diventate.
Dimenticano di essere speciali. E rare.
Poi, però, ed è questa la bellezza delle donne,
arriva un giorno in cui stravolgono tutto,
e dicono “no, così non va”.
E riaprono gli occhi.
E in quel momento,
guardandosi allo specchio,
si ritrovano.
In uno sguardo nuovo.
In una pettinatura insolita.
In una sfrontatezza improvvisa.
Si riscoprono uguali, ma diverse.
Più forti. Più vive.
Ed è bellissimo
quando una donna si innamora
di sé stessa”

(Riccardo Bertoldi)

martedì 1 marzo 2022

Le ragioni della pace e della guerra

Questo dialogo è stato scritto dai miei alunni di qualche tempo fa durante le attività di un laboratorio di scrittura creativa. Il testo fu rappresentato con recitazione in teatro in occasione della giornata della memoria. 

 GUERRA: Io sono sempre esistita, sono la forza del mondo, il motore del progresso, il riferimento costante per la costruzione del tempo storico. Nei secoli sono stata santa, giusta, difensiva, espansiva, sempre presente nella storia dell'umanità. Io sono figlia di Caino, che il Signore lasciò peregrino sulla terra dopo che aveva ucciso il fratello Abele, dalla sua discendenza sono arrivata fino ad oggi; il Signore mi ha concesso questa lunga permanenza sulla terra e ci resterò fino alla fine del mondo. La stessa Roma ed il suo Impero non sarebbero mai sorti se Romolo non avesse ucciso il fratello Remo.

 PACE: Io sono la tranquillità dell'ordine, il dominio razionale sugli impulsi animali presenti nell'uomo. Io sono l'armonia, la concordia, il perdono, la misericordia, la clemenza, la risposta agli istinti distruttivi e nefasti. 

GUERRA: Non sempre si può perdonare, alla guerra si risponde con la guerra, è fatale! 

PACE: Il mondo, però, è il teatro della guerra, bisogna custodirlo con cura, come cosa che non è solo nostra, che ci è concessa per conservarla e lasciarla ai nostri figli ed essi a loro volta per saecula saeculorum... 

GUERRA: Alla violenza si risponde con la violenza; io sono pronta per essere usata contro la brama di chi vuole impossessarsi dei territori altrui, io sono per chi vuole essere liberato dalla schiavitù per dare onore a chi comanda secondo la legge. 

PACE: E non pensi alle conseguenze che puoi provocare? 

GUERRA: Se uso le bombe è per buone ragioni, io mi adopero per fermare le cose terribili fatte a gente innocente: persecuzioni, genocidi, esilio. 

PACE:  Le cose terribili di cui tu parli finora le hai compiute tu sola, più che tutte le azioni malvage degli uomini in ogni parte del mondo. Tu stai dalla parte sbagliata.

GUERRA: Io sono per la la risoluzione definitiva e la più concreta possibile delle controversie e dei conflitti. Agisco con chiarezza ed obiettivi specifici, non sono per i modi subdoli di prevalere annichilendo docilmente, delicatamente per sentieri che si dice siano quelli di Dio. Io agisco alla luce del sole, con strumenti visibili a tutti: le bombe, i fucili, le mitraglie, i carri armati, i missili. 

PACE: Su questo io convengo, ci sono guerre senza spargimento di sangue, in cui le grida, i lamenti sono soffocati nell'intimo, e l'angoscia, il dolore come pietrificati, inespressi, ma queste sono altre forme di guerra. Se tu vuoi fare intendere che rispetto al passato oggi sei più "intelligente," t'illudi. Tu sei stata, sei e sarai sempre cieca e insensata! Pensa per un attimo alle mine, uno dei tuoi ordigni di morte, le hai disseminate ovunque in certe parti del mondo, e sono esse sempre in agguato, persino in un semplice campo. Pensa, una bambina raccoglie per caso primule e viole in un prato rincorrendo i suoi sogni, ed ecco all'improvviso un botto, una grande esplosione e della bambina, dei fiori, del prato non rimane più niente, nemmeno uno stelo! Tutto distruggi, in un modo o in un altro!


GUERRA: Solo distruggendo si rigenera il tutto. 

PACE: Tu ti nutri di odio, di quell'odio che mai s'addormenta, che sempre vigile, attento, deciso trascina i più deboli sapendo creare persino bellezza, poiché suo fratello è il denaro. 

GUERRA: NO, non parlare di odio, io faccio appello al diritto, quello della forza, un diritto antico quanto il mondo: vince chi è il più forte. E' questa la logica prevalente nel mondo. Piuttosto, tu che ti chiami Pace, sei forse il benessere materiale? il Consumismo sfrenato? o l'intrallazzo? Insomma, Pace vuol dire assenza di guerra o piuttosto assenza di azione, immobilismo, conservazione, inerzia? Io dal canto mio mi sono evoluta, oggi posso chiamarmi guerra chirurgica, pulita, dispongo di bombe intelligenti, di missili a lunga gittata, di radar, armi nucleari in grado di distruggere il mondo intero in un attimo. 

PACE: Chi ostenta la propria intelligenza è di solito uno stupido. Ho visto gli effetti delle tue bombe intelligenti: colpivano treni con tanti passeggeri, profughi in cammino verso la salvezza, acquedotti che portavano acqua a chi aveva sete, scuole dove bambini inermi sognavano un futuro felice, una vita di pace. Le bombe sono ordigni di morte nelle mani di uomini senza coscienza.

GUERRA: I miei amici sono i potenti, quelli che promettono e poi non mantengono le loro promesse, sono coloro che profanano le chiese con la loro ipocrisia, che rubano al povero il suo pezzo di pane, che inneggiano al loro unico Dio, il denaro.

PACE: Questi tuoi amici dimenticano di essere mortali fra tutti gli altri mortali.