giovedì 24 agosto 2017

Lettera al sindaco del mio paese

Caro Sindaco, la invito a considerare seriamente la condizione in cui versa la popolazione della sua città, denominata "Città dei servizi".
Se lei si decidesse, almeno per una volta, a muoversi a piedi camminando per le vie  e le piazze in questi giorni di gran caldo, si renderebbe conto che l'intero paese necessita di interventi  capillari di manutenzione ordinaria e straordinaria, e soprattutto si renderebbe conto che il livello di vivibilità è ormai bassissimo, per me, a livello zero. Non imputo a lei, naturalmente, la bruttezza naturale dei luoghi: se non ci sono attrattive, e cioè bei palazzi, viali alberati, piazze ordinate e pulite, strade asfaltate e senza buche, non è colpa sua. Ma se c'è una possibilità, sia pur minima, di abbellire o di rendere agevole  anche il gesto più semplice e naturale del mondo che è quello di camminare nelle strade, e lei deliberatamente non lo fa, questo sì, è colpa sua! Se i marciapiedi sono quasi inesistenti e, dove esistono, si rivelano finanche pericolosi, perché costruiti privi di ogni criterio funzionale ed estetico, non è colpa sua, ma lei potrebbe tuttavia intervenire con oculata prontezza là dove necessita un qualsivoglia intervento. Non spetta a me, comune cittadina, suggerire le modalità o i criteri da adottare, ma di sicuro posso dire e ho il diritto di dirlo, che l'ambiente in cui vivo non è per niente sostenibile. Esso non  permette di fruire di alcun vantaggio, non  consente di sviluppare le proprie potenzialità né di condurre una vita relativamente serena e soddisfatta.
Caro Sindaco, qui non c'è una buona qualità di vita: il centro è stretto in una morsa di traffico d'auto caotico e inquinante, le strade chiuse tra asfalto e cemento, dappertutto;  non c'è un albero lungo il corso che faccia un cono d'ombra nelle ore assolate, non c'è un luogo dove poter passeggiare in sicurezza e vedere i bambini correre liberi e felici. L'unica area attrezzata, si fa per dire, è  il giardinetto pubblico, ma neanche qui ci sono alberi a sufficienza che facciano ombra e diano ristoro. I bambini affollano quest'unica area nelle ore serali, ma non si vede mai un anziano seduto a ristorarsi all'ombra di un albero. Ma lei, si rende conto che a Grotta non c'è niente che possa dare un minimo segnale di vivibilità?  Grotta forse è l'unico comune della Provincia a non avere una piscina comunale, un cinema, un teatro, una struttura sportiva degna di questo nome!... Vogliamo ritenere tali servizi non necessari, accessori? E gli spazi verdi?...   Gli spazi verdi urbani, che nel nostro paese sono pressoché inesistenti,  non sono soltanto elementi di abbellimento e di decoro, ma assolvono a molteplici funzioni di natura ambientale, sociale, culturale. Gli spazi verdi migliorano il microclima della città, sono componenti essenziali del paesaggio, rendono possibile uno stile di vita sano, favoriscono le relazioni sociali e la coesione della comunità. Lei si rende conto che una vita sociale rarefatta ed emotivamente negativa è deleteria per i nostri piccoli paesi? In un piccolo paese la qualità della vita si basa soprattutto sull'uso del tempo e sulle relazioni sociali. Senza questi elementi la comunità è morta e non serve destarla una volta all'anno, con il Festone!