" S. Angelo è una bella cittadina tutta nettezza e immensità di orizzonte, è la sentinella avanzata del contrafforte campano, che quasi per intero, le si spiega da mezzogiorno a maestro col Terminio dapprima, col Partenio, in ultimo col Taburno. Chi si aggira per quei dintorni, non dimentichi S. Angelo dei Lombardi. A ciel sereno, sul tramonto, è di lassù una vista di paradiso... Pochi tratti dell'Appenino meridionale sono orograficamente più importanti della valle Ofantina di S.Angelo dei Lombardi, sul cui limitare torreggia la vecchia Conza e nel cui mezzo giace abbandonata l'umile Lioni".
(Giustino Fortunato)
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