domenica 18 ottobre 2009

Ritorno al Meridionalismo

Secondo gli ultimi dati disponibili Ocse Pisa relativi al 2007 in cinque tipi di scuola (licei, istituti tecnici, istituti professionali, scuole medie, formazione professionale) e riguardanti la matematica, le scienze e la comprensione dei testi in termini di competenze essenziali, nel Nord Est gli studenti quindicenni sono competitivi oltre la media Ocse, nel Nord Ovest ottengono dei buoni risultati, al Centro si collocano nella media dei Paesi sviluppati mentre al Sud e nelle Isole precipitano a meno settanta rispetto alla media. «Non è un numero irrilevante. Equivale, secondo un calcolo fatto con tecniche statistiche molto sofisticate, ad un ritardo di due anni — spiega Cipollone, presidente dell'associazione —. È come se un ragazzo del Sud avesse frequentato la scuola due anni di meno. Dietro tutto questo c'è una componente ambientale. È accertato che le condizioni socioeconomiche sono una delle componenti essenziali dell'apprendimento e purtroppo non si possono cambiare da un momento all'altro».
Data questa situazione, in una congiuntura difficile qual è questa che stiamo vivendo, non possiamo non pensare che il nostro Sud risulta doppiamente penalizzato, per l'antico ritardo, che oramai è mitico, e per il nuovo che vede la scuola deprivata delle risorse fondamentali.
E' urgente e necessario ripensare a un nuovo modo di affrontare la "questione meridionale".

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