martedì 21 aprile 2009

Democrazia...questa sconosciuta

Oggi voglio parlare di democrazia, ne sento un profondo bisogno.
Ho dato ai ragazzi della mia classe un tema da svolgere sul concetto di democrazia...

"La democrazia, come sistema di rapporti, come atteggiamenti da vivere, è, a tuo parere, davvero operante nei costumi e nella pratica quotidiana della scuola? Analizza la situazione sulla base della tua personale esperienza e formula personali osservazioni su ciò che consideri un modello auspicabile di scuola democratica".
Quasi tutti hanno dichiarato nello svolgimento del tema che in base alla loro esperienza la scuola non è affatto democratica, per i seguenti motivi:
  • La scuola non dà regole, non c'è un'autorità che le impone;
  • agli studenti è concessa troppa libertà: ognuno può entrare a scuola in ritardo anche tutti i giorni senza per questo subire punizioni o castighi;
  • come gli studenti scorretti non subiscono castighi, così i meritevoli non ricevono elogi nè aiuti o stimoli se ne hanno bisogno;
  • La scuola è un luogo di scontro fra alunni e docenti, di competizione cattiva fra gli studenti;
  • la scuola riflette come in uno specchio tutte le miserie della società: corruzione, ipocrisie, inefficienza, disordine, caos...

Insomma, tutti i ragazzi, pur non avendo le idee molto chiare sulla democrazia, hanno tuttavia espresso la convinzione che essa c'entri comunque con il riconoscimento di diritti e doveri (più di diritti, per la verità), laddove hanno saputo riconoscere che la democrazia è prima di tutto un fatto costituzionale e un sistema politico. Io aggiungerei che paradossalmente, sono proprio loro, i nostri giovani, che stanno svuotando la democrazia dall'interno, magari inconsapevolmente, proprio perchè non ne riconoscono i vantaggi. Essi ad esempio non sanno che la scuola pubblica è il risultato di una faticosa conquista, che solo qualche decennio fa per il figlio di un operaio o di un contadino una scuola come il liceo era praticamente inaccessibile, sia per i costi sia per per l'inadeguateza culturale esistente nelle classi povere. Come si può far capire agli studenti, ma anche alle famiglie, che la scuola è un'istituzione che va rispettata, e che loro, i principali fruitori, dovrebbero salvaguardarla come un bene prezioso? Bisogna far capire che le regole in un sistema democratico non si devono imporre con la forza e con la coercizione, ma devono essere condivise ed accettate in un implicito patto e nella prospettiva di un beneficio comune. La democrazia è prima di tutto un comportamento fondato sullo spirito del dialogo e dell'uguaglianza, sull'apertura, curiosità e disponibilità nei confronti del diverso, sull'atteggiamento critico nei confronti delle proprie capacità, sulla disponibilità ad apprendere dai propri errori, sulla responsabilità, sull'atteggiamento altruistico e sull'onestà comunicativa attraverso la precisione, la comprensibilità, il carattere non violento del linguaggio impiegato. La pratica della democrazia deve cominciare dalla scuola, perchè nella scuola si formano i cittadini di domani.

Io mi chiedo, e chiedo a chi è in grado di dare una risposta, come mai parte una esigenza di rispetto delle regole proprio da quelli sono più inclini a non rispettarle? Non è forse questo un segno preciso del totale degrado in cui è caduta la scuola?

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi lasciare un commento