Ho dato ai ragazzi della mia classe un tema da svolgere sul concetto di democrazia...
"La democrazia, come sistema di rapporti, come atteggiamenti da vivere, è, a tuo parere, davvero operante nei costumi e nella pratica quotidiana della scuola? Analizza la situazione sulla base della tua personale esperienza e formula personali osservazioni su ciò che consideri un modello auspicabile di scuola democratica".
Quasi tutti hanno dichiarato nello svolgimento del tema che in base alla loro esperienza la scuola non è affatto democratica, per i seguenti motivi:
- La scuola non dà regole, non c'è un'autorità che le impone;
- agli studenti è concessa troppa libertà: ognuno può entrare a scuola in ritardo anche tutti i giorni senza per questo subire punizioni o castighi;
- come gli studenti scorretti non subiscono castighi, così i meritevoli non ricevono elogi nè aiuti o stimoli se ne hanno bisogno;
- La scuola è un luogo di scontro fra alunni e docenti, di competizione cattiva fra gli studenti;
- la scuola riflette come in uno specchio tutte le miserie della società: corruzione, ipocrisie, inefficienza, disordine, caos...
Insomma, tutti i ragazzi, pur non avendo le idee molto chiare sulla democrazia, hanno tuttavia espresso la convinzione che essa c'entri comunque con il riconoscimento di diritti e doveri (più di diritti, per la verità), laddove hanno saputo riconoscere che la democrazia è prima di tutto un fatto costituzionale e un sistema politico. Io aggiungerei che paradossalmente, sono proprio loro, i nostri giovani, che stanno svuotando la democrazia dall'interno, magari inconsapevolmente, proprio perchè non ne riconoscono i vantaggi. Essi ad esempio non sanno che la scuola pubblica è il risultato di una faticosa conquista, che solo qualche decennio fa per il figlio di un operaio o di un contadino una scuola come il liceo era praticamente inaccessibile, sia per i costi sia per per l'inadeguateza culturale esistente nelle classi povere. Come si può far capire agli studenti, ma anche alle famiglie, che la scuola è un'istituzione che va rispettata, e che loro, i principali fruitori, dovrebbero salvaguardarla come un bene prezioso? Bisogna far capire che le regole in un sistema democratico non si devono imporre con la forza e con la coercizione, ma devono essere condivise ed accettate in un implicito patto e nella prospettiva di un beneficio comune. La democrazia è prima di tutto un comportamento fondato sullo spirito del dialogo e dell'uguaglianza, sull'apertura, curiosità e disponibilità nei confronti del diverso, sull'atteggiamento critico nei confronti delle proprie capacità, sulla disponibilità ad apprendere dai propri errori, sulla responsabilità, sull'atteggiamento altruistico e sull'onestà comunicativa attraverso la precisione, la comprensibilità, il carattere non violento del linguaggio impiegato. La pratica della democrazia deve cominciare dalla scuola, perchè nella scuola si formano i cittadini di domani.
Io mi chiedo, e chiedo a chi è in grado di dare una risposta, come mai parte una esigenza di rispetto delle regole proprio da quelli sono più inclini a non rispettarle? Non è forse questo un segno preciso del totale degrado in cui è caduta la scuola?
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