E' antica la questione morale in Italia! E' nata insieme alla nazione, connaturata nel processo di unificazione, in quella prima classe dirigente propensa da subito al trasformismo ed al compromesso, il male assoluto della politica italiana!...
Per me, che sono una desanctisiana convinta, il tema del rapporto fra politica ed etica tocca un nervo scoperto. Mi piace ricordare allora che le idee di F. De Sanctis, tacciate al suo tempo di utopia e di paternalismo moralistico, furono invece lungimiranti, direi quasi profetiche. Egli ebbe una visione lucida della vita politica italiana, dei suoi vizi e delle sue virtù né si stancò mai di denunciarne la tendenza alla corruzione, che era poi una prerogativa della borghesia italiana," tranquilla, scettica, intelligente e positiva, ma tutta chiusa nell'egoismo individuale, ipocrita quanto basta a scandalizzarsi quando è colma la misura".
Sono trascorsi quasi 150 anni da quando F. De Sanctis collaborava alla formazione ed al consolidamento dell'unità nazionale... Dalla fine del Regno d'Italia si è passati alla prima Repubblica, travolta da un'ondata di malcostume e di corruzione, dopo un cinquantennio di faticosa conquista delle libertà democratiche! Essa ha dato vita alla cosiddetta seconda Repubblica, nata dalla prima per partenogenesi e perciò figlia e nipote della malapianta. Oggi siamo totalmente immersi nella degradazione, a tutti i livelli. Chi ci darà una terza occasione per rinascere a nuova vita politica?
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