domenica 7 dicembre 2008

Il segreto della nostra libertà

Chi non sa che cos'è la libertà? E' la condizione di chi è libero da vincoli che limitino la sua facoltà di decidere e di agire secondo volontà o coscienza. Detto questo, chi si sente veramente libero?...
Mi è venuto in mente che questo nostro tempo ci sta rubando tutti i valori fondanti della vita: le vere amicizie, l'amore disinteressato, la bellezza autentica, il rispetto dell'altro, una natura armoniosa...
ma avete mai pensato che stiamo perdendo irrimediabilmente il nostro bene più prezioso, ossia la nostra libertà? Mi direte: non è possibile! Siamo in un Paese libero, grazie a Dio, ampiamente democratico e pluralista! Ma io mi riferisco a quella libertà interiore, per dir così spirituale, che è per ciò stesso tanto più preziosa. La mancanza di libertà si configura oggi come mancanza di una coscienza culturale, come mancanza di conoscenza, di potere... Non siamo liberi, perché non abbiamo più la possibilità di difenderci dalle prevaricazioni, dalle persuasioni, dagli inganni, dalle false conoscenze imposte dai detentori del potere comunicativo. La libertà ci è stata rubata dalla propaganda, dalla pubblicità, dalla cultura imposta. Come possiamo allora riappropriarci della nostra libertà? il segreto è... possedere criticamente i linguaggi della comunicazione. Comunicare non significa solo quel che comunemente è accettato, e cioè quel meccanismo per cui qualcuno trasmette a qualcun altro un messaggio (delle parole, dei gesti...), ma la comunicazione è intesa come un processo in cui sono implicati anche l'agire quotidiano, il comportamento. E' indispensabile conoscere la molteplicità dei codici determinando esattamente strutture, significato, senso, intenzionalità degli emittenti dei messaggi. Sembrerebbe facile, ma è un'impresa veramente ardua!

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