Leggo sempre con molto piacere ciò che scrive Romano Luperini, soprattutto quando interviene su questioni che riguardano la vita civile del nostro Paese.
Gli capita molto spesso di spaziare su temi fra i più disparati, col pretesto di discutere di scuola e testi. Così, dal momento che insegna Didattica della letteratura all'università di Catania fino a dicembre, in una recente intervista rilasciata a MeridioNews, si è trovato a parlare di Lega, di femminismo e della disparità fra Nord e Sud.
Mi ha colpito in particolare la riflessione sulla scuola e su quelli che vi operano, che lui ha definito " traghettatori di contrabbando."
Vorrebbe dire che i docenti, gli ultimi intellettuali rimasti, sono quelli che nella generale svalutazione dei valori dell'umanesimo continuano a traghettare le nuove generazioni verso i valori di un passato che il progresso ha già spazzato via.
In particolare, lui ritiene che la scuola del Sud abbia questa esclusiva prerogativa, in virtù della sua arretratezza rispetto ai canoni di un progresso che lo vede tagliato fuori rispetto alle aree del Centro-Nord.
Grande Luperini, che affida alla letteratura la salvezza del mondo!!!
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