La cultura è cambiata. Avanza a grandi passi una cultura diversa, io direi con la "c" minuscola, facile e pronta all'uso, quasi un Fast food i cui ingredienti sono banali informazioni oppure sterili nozioni. Il bello è che la scuola legittima e consacra questa cultura o forse è costretta a farlo, non lo so. Di certo so che nella scuola c'è tanta confusione su questo argomento. Mi si potrà obiettare che la scuola non è la sede della cultura ma dell'istruzione, okay, su questo non ci piove! Ma l'istruzione che dà la scuola a quale uso è destinata? Che istruzione è? Io penso che essa è un un insieme di strumenti, di mezzi che devono servire in ultima analisi ad impossessarsi della cultura, che è conoscenza, capacità, abilità da spendere in futuro in ogni campo. Ebbene, se l'istruzione è finalizzata alla cultura, i suoi contenuti debbono essere culturali, o no?
Il dilemma mi è sorto stamattina in classe nel momento in cui, interrogando un allievo su Tacito, per tutta risposta mi sono sentita un guazzabuglio di informazioni, diciamo di nozioni che l'allievo aveva "scaricate" da Wikipedia. Voi direte: "Bene, il ragazzo ha voluto approfondire l'argomento!" E invece no. Il ragazzo, invitato ad elaborare autonomamente qualche concetto fondamentale, si è sorpreso della sua stessa incapacità e sicuramente mi ha odiato pensando ad una persecuzione contro di lui. Anche perché mi sono infuriata e mi è scappato di dire a gran voce: "Wikipedia lo deve usare tuo padre e quanti come lui sono fuori dal mondo della scuola, unicamente per informarsi su ciò che non sanno! Voi invece dovete studiare sui libri e capire le spiegazioni dell'insegnante!" Da questa mia battuta è scaturito un putiferio: il ragazzo si è sentito offeso perchè ho fatto riferimento al padre non capendo che era lui che si doveva sentire offeso in quanto studente liceale. La discussione è un pò degenerata, perchè io ho voluto rimarcare l'importanza della cultura umanistica in un liceo scientifico, cosa che i ragazzi, alcuni insegnanti e il clima culturale in genere stanno mettendo sotto i piedi. Il latino è ridotto ai minimi termini, la letteratura non conta nulla, la lingua italiana è un optional; abbiamo casi estremi di alunni che in quinta non sanno leggere e scrivere, e ciò nonostante...
Vi assicuro, non sono esagerazioni le mie, i ragazzi copiano tutti i compiti e non c'è nulla da fare, a meno che non vuoi inimicarti genitori e presidi. Il liceo scientifico garantisce la promozione solo a coloro che sanno fare qualche calcolo matematico, le materie umanistiche non sono tenute in grande considerazione. Molti cominciano a pensare che la cultura umanistica serva da corollario a quella tecnica e scientifica. Se così fosse , quale nuova cultura sta emergendo? A questo punto, a che serve che noi docenti ci adeguiamo all'uso dei computer? Mi piacerebbe aprire un dibattito serio su questi problemi, sulla credibilità della scuola , sul futuro delle giovani generazioni...
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