sabato 5 febbraio 2011

In nome del popolo sovrano

Mi viene in queste ore l'impulso irragionevole di pregare, di rivolgermi insensatamente a Qualcuno che (voglio crederlo) stia sopra le miserie umane, affinché ci aiuti, noi italiani intendo, in questo difficilissimo momento, in questa penosa temperie in cui si sta consumando ogni remora, ogni inibizione, e tutto va alla malora!
Il popolo italiano, drogato dalla televisione cattiva maestra, accetta ogni tipo di pornografia, da quella dei corpi a quella dei sentimenti e delle emozioni, senza battere ciglio. Ma che razza di persone sono quelle che non si indignano di fronte allo scempio che si sta realizzando sotto i nostri occhi? Io sono a dir poco sbalordita! Non mi riconosco più in questa nazione, in questa realtà politica e sociale. Nella nostra bella Italia, che fino ad ieri era divisa solo (si fa per dire) tra Nord e Sud, come spesso accade nei paesi di tutto il mondo, s'è creata una voragine, un'ulteriore spaccatura trasversale, o se volete un muro di incomunicabilità fra due popoli tra loro opposti per natura e per cultura. Da qualche decennio è avanzato e si e'infoltito sempre più il popolo televisivo, inebetito, anestesizzato, drogato, che convive virtualmente con una massa di persone, i cosiddetti V.I.P. (Very Important Person), che si agitano, urlano, sculettano nel piccolo schermo da mane a sera, propinando opinioni fondate su gossip, informazioni fasulle, modelli e stili di vita senza valori. Questo popolo non riesce più a filtrare l'ingente massa di informazioni che gli piove addosso da ogni lato, spesso non legge e, se pure legge, non sa più formarsi un'opinione giacché non ha affinato le capacità analitiche e critiche...
Dall'altra parte c'è invece il popolo custode della cultura e della tradizione della nazione. Questo crede nei principi sacri della Costituzione, si è sostanziato dei valori della bellezza, della solidarietà, della libertà, della democrazia faticosamente raggiunta col sangue sparso nelle mille battaglie, questo è il popolo sovrano che ripudia il disonore, la guerra, che ama il lavoro e lo nobilita con la dedizione...
E' in nome di questo popolo che diciamo Basta!

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