In un recinto dello zoo fu offerta a una colonia di aironi una straordinaria abbondanza di cibo:
era per loro un paradiso sulla terra. Ma ne uscì invece un inferno: l'ordinamento sociale e la vita familiare dei candidi aironi ne furono completamente sconvolti. Mentre l'attività sessuale cresceva fino a proporzioni grottesche, la prole diminuiva rapidamente. Gli uccelli adulti, che in libertà vivevano in rigorosa monogamia, non avevano in mente che adulteri, poligamia, violenza carnale e anche incesto, guerra con i vicini e anche in famiglia. Sempre inzaccherati e insanguinati, calpestavano le uova nel nido e lasciavano morire i pulcini.
I piccoli che riuscivano a sopravvivere non imparavano a provvedere a se stessi. L'unica cosa che li legava ai tre o quattro genitori era l'incessante richiesta di cibo. Anche diventati adulti continuavano a inseguire i vecchi fino alla mangiatoia, sempre piena, chiedendo con lagnosa insistenza, finché quelli, per avere un pò di pace, gli mettevano qualcosa nel becco.
Quando poi procrearono essi stessi, non furono in grado di curare i loro piccoli. E così i nonni dovettero nutrire contemporaneamente figli e nipoti.
[Wendell Berry]
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