Parlare della guerra in corso per esprimere un'oziosa opinione mi sembra inopportuno e anche inutile. La guerra è un affare complesso, necessita di una massiccia mole di informazioni storiche, politiche, geopolitiche, sociali di entrambe le parti contendenti. È pura retorica affermare che la guerra va evitata ad ogni costo, che la guerra è male, il male assoluto, ma quando divampa, quando esplode significa che le parti rivendicano con eguale forza le proprie motivazioni. Queste, a ben vedere, sono giuste per entrambe le parti, con la sola differenza che una parte è di gran lunga più forte e facilmente schiaccia la parte avversa molto più debole. È da sempre così, da che il mondo è mondo, perché la forza vince sempre sul debole. Ora, in questa guerra, asimmetrica e feroce ai danni dell'Ucraina da parte della Russia, per la prima volta, dopo la fine della seconda guerra mondiale, è coinvolta tutta l'Europa e gli USA e la NATO. Si profila il coinvolgimento del mondo intero in una terza guerra mondiale. L'Ucraina sta implorando aiuti militari all'Europa per difendersi in una strenua difesa della propria libertà e indipendenza dalla sfera d'influenza sovietica. Al momento la risposta si è concretata in sanzioni economiche alla Russia, ma intanto continuano le bombe che devastano città e villaggi, affamano il popolo ucraino, uccidono civili. Intanto bambini, anziani, donne, intere famiglia abbandonano le loro case, la loro patria e si disperdono nei vari Paesi dell'Europa. Milioni di ucraini premono ai confini della Polonia, centinaia di migliaia sono in cammino attraverso i corridoi umanitari, migliaia, almeno 70 mila, sono già in Italia. Non manca la solidarietà verso la povera e martoriata Ucraina, ma non si intravede ad oggi nessuna soluzione di fine conflitto.
giovedì 24 marzo 2022
lunedì 7 marzo 2022
Le donne... questo mistero
“Le donne fanno spesso l’errore di perdersi.
Si perdono in amori sbagliati,
in storie che le consumano,
in amicizie deludenti,
in giornate tristi.
A volte, le donne si consumano.
E un poco alla volta smettono di sorridere,
di ballare, di meravigliarsi.
E poi fanno l’errore più grande.
Si dimenticano chi sono e come lo sono diventate.
Dimenticano di essere speciali. E rare.
Poi, però, ed è questa la bellezza delle donne,
arriva un giorno in cui stravolgono tutto,
e dicono “no, così non va”.
E riaprono gli occhi.
E in quel momento,
guardandosi allo specchio,
si ritrovano.
In uno sguardo nuovo.
In una pettinatura insolita.
In una sfrontatezza improvvisa.
Si riscoprono uguali, ma diverse.
Più forti. Più vive.
Ed è bellissimo
quando una donna si innamora
di sé stessa”
(Riccardo Bertoldi)