Nelle nostre scuole il viaggio d'istruzione deve essere ripensato, proposto in modo diverso dal solito cliché, soprattutto deve essere nuovamente partecipato sia dagli insegnanti sia dagli studenti.
Oggi quasi tutti i nostri studenti viaggiano, realmente o virtualmente, in Europa e nel Mondo. La scuola deve quindi proporre un viaggio che vada a stimolare nei ragazzi valori e sentimenti che non hanno più; conoscenze ed esperienze che loro non hanno fatto e che forse molti non faranno mai: volontariato, ricerca, lavoro, manutenzione di un monumento, visite a mostre o eventi culturali, incontri con autori o scienziati, ecc. Non quindi il viaggio per il viaggio, di cui non ricorderanno altro che i bagordi negli alberghi e le trasgressioni le più audaci possibili...
Proporre ad esempio viaggi della solidarietà e della conoscenza; una visita al carcere li aiuterebbe a capire l'importanza della legalità e del rispetto delle regole. Un viaggio in Eritrea o in Senegal presso un centro di volontariato li aiuterebbe a conoscere la storia, la geografia, la politica e soprattutto il valore della solidarietà fra i popoli. Una visita in un museo li costringerebbe a rispettare il valore della cultura, li stimolerebbe ad approfondire un particolare aspetto di un periodo artistico e culturale...
Per la verità nella mia scuola stiamo andando in questa direzione, almeno, visite a musei e a mostre ne stiamo facendo, sarebbe il caso, quindi, solo di rinforzare questa tendenza, di organizzarci meglio e con maggiore consapevolezza, di rivedere, perché no, il momento del viaggio, fissandolo a inizio d'anno, oppure a ridosso delle vacanze natalizie, magari coinvolgendo anche i genitori che lo vogliano...
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