domenica 18 aprile 2010

Rivalutiamo il viaggio d'istruzione

Nelle nostre scuole il viaggio d'istruzione deve essere ripensato, proposto in modo diverso dal solito cliché, soprattutto deve essere nuovamente partecipato sia dagli insegnanti sia dagli studenti.
Oggi quasi tutti i nostri studenti viaggiano, realmente o virtualmente, in Europa e nel Mondo. La scuola deve quindi proporre un viaggio che vada a stimolare nei ragazzi valori e sentimenti che non hanno più; conoscenze ed esperienze che loro non hanno fatto e che forse molti non faranno mai: volontariato, ricerca, lavoro, manutenzione di un monumento, visite a mostre o eventi culturali, incontri con autori o scienziati, ecc. Non quindi il viaggio per il viaggio, di cui non ricorderanno altro che i bagordi negli alberghi e le trasgressioni le più audaci possibili...
Proporre ad esempio viaggi della solidarietà e della conoscenza; una visita al carcere li aiuterebbe a capire l'importanza della legalità e del rispetto delle regole. Un viaggio in Eritrea o in Senegal presso un centro di volontariato li aiuterebbe a conoscere la storia, la geografia, la politica e soprattutto il valore della solidarietà fra i popoli. Una visita in un museo li costringerebbe a rispettare il valore della cultura, li stimolerebbe ad approfondire un particolare aspetto di un periodo artistico e culturale...
Per la verità nella mia scuola stiamo andando in questa direzione, almeno, visite a musei e a mostre ne stiamo facendo, sarebbe il caso, quindi, solo di rinforzare questa tendenza, di organizzarci meglio e con maggiore consapevolezza, di rivedere, perché no, il momento del viaggio, fissandolo a inizio d'anno, oppure a ridosso delle vacanze natalizie, magari coinvolgendo anche i genitori che lo vogliano...

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