E' cominciata in questi giorni la sagra paesana delle elezioni amministrative. Secondo il solito rituale, molte persone, perlopiù uomini, si riversano nelle strade del paese formando ad ogni angolo capanelli per discutere di questo e di quel candidato, sindaco in primis e consiglieri al seguito. E' abbastanza divertente vedere uomini che s'infervorano alzando la voce e gesticolando come se la questione li toccasse nei più vivi interessi. Sicuramente è giusto e sacrosanto sentirsi coinvolti nella vita della comunità, ma mi viene spontaneo pensare che non serve infervorarsi solo nelle campagne elettorali quando si sa che in gioco non c'è l'interesse del paese ma di gruppi, di clan familiari che antepongono i propri interessi a quelli della comunità. Il popolo nella sua ingenuità sembra non capire a fondo i giochi di potere che si fanno dietro le quinte, nei salotti dei candidati interessati alla spartizione. Il paese negli ultimi anni è allo sbando, anzi nell'abbandono e nel degrado e nessuno ha mai alzato un dito per protestare o contestare abusi o mancanze, se non nel palazzo della sede municipale durante le assemblee comunali dove si scontravano posizioni contrapposte, ma fino a un certo punto...
E dunque, voglio dare una dritta a chi mi legge sulla scelta del futuro sindaco del nostro paese. Innanzitutto è conditio sine qua non che il primo cittadino sia una persona partecipe della vita comunitaria, che conosca i bisogni dei cittadini, che sia consapevole delle reali condizioni di vivibilità in cui si trova il paese. Infatti gli effetti più visibili di un'amministrazione comunale sono nella gestione dei rifiuti e del decoro urbano, cioè la pulizia delle strade e degli altri luoghi pubblici, parchi e monumenti. Il nuovo sindaco cominci allora da qui, dal decoro di un paese che si denomina "Città dei servizi" e veda dunque di onorare questo titolo. Soprattutto dobbiamo pretendere che il nuovo sindaco, chiunque sia, ascolti la voce del popolo, ne migliori le condizioni di vita garantendo i servizi a tutti con il massimo impegno. In questo nostro paese c'è un bisogno urgente di una guida, di una persona che sia anche un modello di legalità, che con il suo operato promuova comportamenti legali, che dia speranza ai giovani, che promuova benessere! Ci auguriamo quindi che il futuro primo cittadino governi pensando al bene comune e non agli equilibri politici della sua maggioranza. Egli dovrebbe avere il coraggio e l'onestà intellettuale di prendere decisioni impopolari per il bene della sua gente. Decisionismo, leadership, trasparenza, concretezza, capacità di ascolto e di coinvolgimento sono le virtù necessarie per un buon sindaco. Per finire, schiena dritta e coerenza dovranno fare da corollario a tutte le decisioni prese, sempre nell'interesse della collettività.