La dico grossa, lo so, ma devo esprimere le mie perplessità su come si continua a ricordare la SHOAH, su questa Giornata della Memoria che sta diventando una stanca retorica da propinare ai ragazzi nelle scuole che nulla sanno di quanto è successo. Abbiamo relegato il compito di ricordare a quei docenti, i soliti indaffarati in mille progetti, che il 27 gennaio propongono la visione di films o di documentari con le angoscianti immagini di Auschwitz, dimenticando di parlare, per esempio, delle leggi razziali e scordando di studiare bene il fascismo. Noi non abbiamo bisogno di celebrazioni ufficiali per trasmettere certi valori, come la tolleranza e il rispetto della dignità umana. Per me la memoria non è solo ricordo, ma conoscenza e azione. Se qualcuno si è permesso di scrivere sui muri di Roma "Hanna Frank bugiardona" è perché la scuola non è riuscita a trasmettere né conoscenza né valori.