..."Io credo
che la grammatica sia una via d'accesso alla bellezza. Quando
parliamo, quando leggiamo o quando scriviamo, ci rendiamo conto se
abbiamo scritto o stiamo leggendo una bella frase. Siamo capaci di
riconoscere una bella espressione o uno stile elegante. Fare
grammatica serve a sezionarla, guardare com'è fatta, vederla nuda,
in un certo senso. Ed è una cosa meravigliosa, perché pensiamo: “
Ma guarda un po' che roba, guarda un po' com'è fatta bene!, “Quanto
è solida, ingegnosa, acuta!” Solo il fatto di sapere che esistono
diversi tipi di parole e che bisogna conoscerli per definirne
l'utilizzo e i possibili abbinamenti è una cosa esaltante. Penso che
non ci sia niente di più bello, per esempio, del concetto base della
lingua, e cioè che esistono i sostantivi e i verbi. Con questi avete
in mano il cuore di qualunque enunciato. Stupendo, vero? I
sostantivi, i verbi... Forse bisogna collocarsi in uno stadio di
coscienza speciale per accedere a tutta la bellezza della lingua
svelata dalla grammatica.”
Muriel
Barbery, da L'eleganza del riccio