lunedì 26 aprile 2010

Destra-Sinistra

di Gaber - Luporini

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Fare il bagno nella vasca è di destra
far la doccia invece è di sinistra
un pacchetto di Marlboro è di destra
di contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Una bella minestrina è di destra
il minestrone è sempre di sinistra
tutti i films che fanno oggi son di destra
se annoiano son di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Le scarpette da ginnastica o da tennis
hanno ancora un gusto un po’ di destra
ma portarle tutte sporche e un po’ slacciate
è da scemi più che di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

I blue-jeans che sono un segno di sinistra
con la giacca vanno verso destra
il concerto nello stadio è di sinistra
i prezzi sono un po' di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
I collant son quasi sempre di sinistra
il reggicalze è più che mai di destra
la pisciata in compagnia è di sinistra
il cesso è sempre in fondo a destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
La piscina bella azzurra e trasparente
è evidente che sia un po' di destra
mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
sono di merda più che sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è la passione, l’ossessione
della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa, dove non si sa.

Io direi che il culatello è di destra
la mortadella è di sinistra
se la cioccolata svizzera è di destra
la Nutella è ancora di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Il pensiero liberale è di destra
ora è buono anche per la sinistra
non si sa se la fortuna sia di destra
la sfiga è sempre di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Il saluto vigoroso a pugno chiuso
è un antico gesto di sinistra
quello un po' degli anni '20, un po' romano
è da stronzi oltre che di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è il continuare ad affermare
un pensiero e il suo perché
con la scusa di un contrasto che non c’è
se c'è chissà dov'è, se c'é chissà dov'é.

Tutto il vecchio moralismo è di sinistra
la mancanza di morale è a destra
anche il Papa ultimamente
è un po' a sinistra
è il demonio che ora è andato a destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
La risposta delle masse è di sinistra
con un lieve cedimento a destra
son sicuro che il bastardo è di sinistra
il figlio di puttana è di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Una donna emancipata è di sinistra
riservata è già un po' più di destra
ma un figone resta sempre un’attrazione
che va bene per sinistra e destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Basta!

domenica 25 aprile 2010

Quella primavera del '45 che si chiama Resistenza



Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

Piero Calamandrei ha dedicato alla memoria di Duccio Galimberti la "Lapide ad ignominia", scritta in risposta ad Albert Kesselring, comandante delle truppe tedesche in Italia, condannato per crimini di guerra, che affermava invece di meritare un monumento.

domenica 18 aprile 2010

La scuola al San Carlo

Il 12 aprile 2010 il liceo scientifico Aeclanum ha partecipato all'iniziativa promossa dalla Fondazione Francesco De Sanctis "Un viaggio nei capolavori della letteratura italiana" Letture nei grandi teatri italiani.
Al San Carlo di Napoli
Giambattista Vico
Niccolò Machiavelli
Introduzione: Biagio De Giovanni, Giacomo Marramao
Lettura: Alessandro Preziosi

Rivalutiamo il viaggio d'istruzione

Nelle nostre scuole il viaggio d'istruzione deve essere ripensato, proposto in modo diverso dal solito cliché, soprattutto deve essere nuovamente partecipato sia dagli insegnanti sia dagli studenti.
Oggi quasi tutti i nostri studenti viaggiano, realmente o virtualmente, in Europa e nel Mondo. La scuola deve quindi proporre un viaggio che vada a stimolare nei ragazzi valori e sentimenti che non hanno più; conoscenze ed esperienze che loro non hanno fatto e che forse molti non faranno mai: volontariato, ricerca, lavoro, manutenzione di un monumento, visite a mostre o eventi culturali, incontri con autori o scienziati, ecc. Non quindi il viaggio per il viaggio, di cui non ricorderanno altro che i bagordi negli alberghi e le trasgressioni le più audaci possibili...
Proporre ad esempio viaggi della solidarietà e della conoscenza; una visita al carcere li aiuterebbe a capire l'importanza della legalità e del rispetto delle regole. Un viaggio in Eritrea o in Senegal presso un centro di volontariato li aiuterebbe a conoscere la storia, la geografia, la politica e soprattutto il valore della solidarietà fra i popoli. Una visita in un museo li costringerebbe a rispettare il valore della cultura, li stimolerebbe ad approfondire un particolare aspetto di un periodo artistico e culturale...
Per la verità nella mia scuola stiamo andando in questa direzione, almeno, visite a musei e a mostre ne stiamo facendo, sarebbe il caso, quindi, solo di rinforzare questa tendenza, di organizzarci meglio e con maggiore consapevolezza, di rivedere, perché no, il momento del viaggio, fissandolo a inizio d'anno, oppure a ridosso delle vacanze natalizie, magari coinvolgendo anche i genitori che lo vogliano...

sabato 10 aprile 2010

SCUOLA/ Serianni: per insegnare con libertà e autonomia ci vogliono ancora Dante e Manzoni

Luca Serianni
martedì 6 aprile 2010

Per comprendere la bozza di Indicazioni destinate ai licei, conviene spendere qualche parola sui criteri che hanno guidato la loro stesura. Un programma efficace deve prima di tutto essere scritto in forma chiara; porsi degli obiettivi concreti e ragionevoli (anche esemplificando, quando sembri opportuno farlo); sottolineare quali sono i capisaldi irrinunciabili, pur nell'ovvia e doverosa riaffermazione della libertà di ciascun insegnante e dei margini d'autonomia delle singole scuole.

Il programma di italiano è lo stesso per tutti i tipi di liceo, nella convinzione che l'acquisizione piena e consapevole della lingua nazionale e il contatto non episodico con i grandi autori letterari siano obiettivi comuni. In particolare:
a) Si dà fondamentale rilievo all'addestramento linguistico, che non può ammettere né smagliature a livello elementare (ortografia) né approssimazioni per quanto riguarda la padronanza del lessico astratto e la capacità di strutturare l'argomentazione con una sintassi adeguata. Allo scopo si menziona esplicitamente nel profilo generale la pratica del riassunto, comunemente disattesa ma decisiva per misurare il grado di comprensione di un testo dato, la capacità di individuarne le informazioni salienti, l'abilità di riscrittura. È importante altresì far conseguire allo studente la coscienza della storicità della lingua italiana e la consapevolezza del suo attuale statuto sociolinguistico.
b) Nella letteratura, si punta sulla lettura diretta dei testi rispetto allo svolgimento astratto del percorso storiografico. Nel biennio l'esigenza fondamentale è quella di suscitare nell'alunno il piacere della lettura attraverso un efficace ventaglio di testi moderni e contemporanei, italiani e stranieri, ma anche proponendo il contatto con un grande classico (epica e Promessi Sposi). Nel triennio, si conferma essenziale il percorso storico, ma con la rinuncia a un enciclopedismo che si rivelerebbe velleitario: sia se si volessero passare in rassegna tutti gli autori e le correnti di un certo significato culturale e storico; sia se, dei massimi, si pretendesse di trattare non solo i capolavori, ma anche le opere secondarie (raccomandabili, dunque, per Boccaccio solo il Decameron; per Ariosto solo l'Orlando Furioso; in compenso quei testi capitali andranno letti senza fretta, con attenzione anche alle scelte linguistiche e stilistiche e senza rinunciare alla salutare pratica della parafrasi, che rappresenta il primo, necessario, livello di una qualsiasi explication du texte).

Da questi presupposti appare naturale confermare l'importanza di Dante, anche dal punto di vista identitario: i 25 canti previsti come lettura minima nel corso del triennio rappresentano per lo studente un impegno che non può essere sottovalutato e, per il docente, una scommessa sulla grandezza artistica dell'Alighieri e sulla sua attualità anche per le giovani generazioni.

Sarà inutile ribadire che, per il molto che non viene esplicitato, l'insegnante potrà e dovrà operare sue personali scelte, tenendo conto sia del tipo di scuola (l'Alberti, per esempio, avrà particolare spazio, anche come scrittore, nel Liceo artistico), sia della classe, sia della sua personale idea di letteratura e delle sue propensioni di studioso o di lettore.
Quanto al latino, il programma è fortemente differenziato nei tre licei che ne prevedono lo studio. In ogni caso si introduce il principio che la versione, nel suo assetto tipico, cioè come un brano estratto da un contesto imprecisato e munito solo del nome dell'autore, non rappresenta l'unico modello di esercitazione scritta. Nei licei classico e scientifico, e soprattutto nel secondo, sarà utile prevedere prove variamente agevolate (per esempio con una breve introduzione che le contestualizzi o con note che esplicitino riferimenti o anche suggeriscano la costruzione di passi impervi): ciò anche allo scopo di allargare il canone degli autori proposti, senza escludere testi poetici. In ogni caso è importante non ridurre l'insegnamento linguistico al tradizionale apparato morfosintattico, ma far riflettere l'alunno sui rapporti lessicali e semantici che collegano il latino al greco (per il liceo classico) o all'italiano e alle altre lingue europee moderne note, a cominciare dall'inglese. Lo studio degli autori letterari dovrà prevedere letture in traduzione, senza ridursi ai pochi brani canonici. Nel liceo linguistico lo studio del latino, limitato al primo biennio, sarà incentrato sulla lingua, con l'intento di favorire una sensibilità contrastiva sulle sue strutture rispetto a quelle dell'italiano e delle altre lingue moderne (per esempio: presenza/assenza del genere neutro, espressione del passivo), con particolare insistenza su lessico, semantica e formazione delle parole (puer-puerilis, hodie-hodiernus).
In ogni caso, un punto deve emergere chiaramente: il latino si studia per il suo significato storico e culturale, tuttora decisivo nel nostro orizzonte umanistico; non per arrivare alla composizione in quella lingua, come avveniva ancora in diversi àmbiti intellettuali nell'Ottocento. Se è preziosa l'occasione di una riflessione metalinguistica offerta dal latino - astrattamente possibile ma poco opportuna per una lingua moderna, che si studia per praticarla in contesti comunicativi reali - ciò non significa continuare a perseguire l'assurda caccia alle “eccezioni” (alcuni testi per le scuole ci informano ancora di quale sia l'accusativo di buris “manico dell'aratro”). È fondamentale liberare lo studio del latino dalla polvere ingiustamente accumulatasi su di esso e dall'impressione che gli sforzi compiuti dall'alunno non siano proporzionali ai risultati raggiunti.

giovedì 8 aprile 2010

Guarda come sorridono

Guarda come sorridono
i presidenti
quando fanno promesse
agli innocenti.
Guarda come offrono
al sindacato questo mondo
e quell'altro
i candidati.
Guarda come raddoppiano
i giuramenti; dopo il voto, però,
doppio il tormento.
Guarda che abbondanza
di poliziotti
"per offrire fiori
agli studenti".
guarda come brillano
i carabinieri
"per offrire premi
agli operai".
Guarda come addobbano
capi e sergenti
per tingere di rosso
i pavimenti.
Guarda come profanano
le sacrestie
con pellicce e cappelli
di ipocrisia.
Guarda come imbiancano
il mese mariano,
mentre al povero rendono buia
la luce del giorno.
Guarda come puntano
i loro fucili
per rubare al povero
il suo pezzo di pane.
Guarda come sorridono,
angelici,
Guarda come dimenticano
d'essere mortali.

[ Violeta Parra, Cile ]

mercoledì 7 aprile 2010

Nevica a Grottaminarda

Sabato 10 aprile alle 18.30 presentazione

di Nevica e ho le prove (Laterza editore)

presso l’atelier dello scultore Egidio Iovanna (antica dogana delle poste)

introduzione di Mauro Orlando

letture di Elda Martino.

domenica 4 aprile 2010